La Sonata per flauto e pianoforte di un compositore nativo dell'est europeo è rappresentato dalla First Sonata del ceco
BOHUSLAV MARTINU (1890-1959) scritta net 1945 negli Stati Uniti (Massachusetts) e dedicata al flautista Georges Laurent (a quel tempo primo flauto alla Boston Symphony Orchestra). Così descrive la genesi della Sonata la moglie di Martinu, Charlotte:
"Nella primavera del 1945 soggiornammo lungo la costa dell'oceano da South Orleans a Cape Code, su consiglio di Nadia Boulanger. Vivevarno in una piccola casetta che apparteneva alle sorelle Smith, una delle quali era, molto amica con Nadia. Bohuslav lavorava nella loro casa in quanto possedevano un pianoforte, mentre io ero occupata alle faccende del nostro giardino spesso visitato da un'antilope. Un giorno vi trovammo un uccellino ferito, nero con la pancia dalle sfumature tendenti al bianco. Ci prendemmo cura di lui e, dopo averlo curato, Bohusiav gli insegnò a volare. Poichè veniva a cantare sotto alle nostre finestre il tema di questa melodia e stato riportato nella Sonata per flauto e pianoforte"(terzo movimento).
Tre movimenti in struttura tripartita (A - B - A), impostati in maniera neoclassica, esaltano particolarmente il sempre vivace e pulsante elemento metrico, reso continuamente vario dalle frequenti interruzioni e modifiche del tactus di base alla semiminima e da un frequente richiamo alla a musica jazzistica con episodi sincopati (data la permanenza negli Stati Uniti, dove può apprezzare il fiorire di quel stile jazzistico).
Sinteticamente possiamo segnalare:
- inserimento nella sezione A (e A) del primo movimento (Allegro moderato in c) di battute in 7/8 (2+2+3) e nella zona mediana (B) cambiamento ritmico da binario in ternario (6/8) e con l’accento forte continuamente spostato;
- nd movimento centrale (Adagio), all'esposizione (e successiva ripresa) di on tema lirico ed intensamente struggente, si alternano figurazioni in sincope del pianoforte e, sfalsate in un vivace gioco di accenti, del flauto;
- nd finale (Allegro poco moderato) in 2/4 l’inserimento di battute difettive (3/8) e il procedere sincopato del pianoforte sopra la linea melodica del flauto nella parte centrale conferiscono continua tensione e vitalità al brano.
Altre caratteristiche generali della Sonata sono inoltre delineate da:
- enorme rilievo attribuito alla parte pianistica anche in senso solistico nelle ampie introduzioni dei due movimenti estremi e nella sezione centrale dell'Adagio, tre grandi momenti a carattere rapsodico, quasi di cadenza, in cui le peculiarita virtuosistiche e timbriche dello strumento a tastiera sono sapientemente pennellate;
- suggestivo intreccio concertante tra i due strumenti soprattutto grazie al continuo gioco imitativo di effetto assai brillante, specie negli stretti costruiti so brevissime e velocissime cellule motiviche;
- sapiente uso delle potenzialità timbriche del flauto, sia negli episodi pin brillanti, sia nelle ampie frasi cantabili, prima fra tutte l’ispirato e vibrante tema dell'Adagio.Nell’ultimo movimento inoltre Martinu include abilmente il richiamo del caprimulgo che, come ricordava la moglie Charlotte, sentiva cantare ogni notte nel soggiorno estivo a cape Cod.
By Guiseppe Fagnocchi