Claudio Ferrarini
Namaste

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Con Claudio Ferrarini e' protagonista il virtuosismo assoluto, la freschezza del suono con una sensibile inclinazione al bel canto.
LA REPUBBLICA

 

DEBUTTO

Ha debuttato come solista all'eta' di 24 anni al Teatro Regio di Parma e si è esibito con orchestre come: Accademia Sinfonica Teatro Bolshoi di Mosca, Mozarteum Chamber Soloists, I Solisti Aquilani, Accademia Filarmonica del Teatro Bellini di Catania, European Soloist, Ensemble di Venezia, Orchestra Sinfonica di San Remo, Orchestra Sinfonica di Sato del Mexico, Solisti del Comunale di Genova, Haydn Orchester di Bruch, Stadtorchesterkonzert Leoben, Il Quartettone, Musica Insieme di Cremona, Orchestra di Stato del Kazakistan, Orchestra da camera di Stato di Tirana, Grazer Symphonische Orchester. E' stato Primo flauto presso l'orchestra del Teatro Regio di Parma dal 1976 al 1980; vincitore del Concorso Casella di Citta' di Castello, Primo Premio al Concorso Internazionale Citta' di Stresa.

USA Today ha recentemente scritto di lui:
"Oltre a suonare con trasporto e scandito virtuosismo, aveva movenze di persona orante; trepidante fauno con voce sonante ci trasporta in una vera estasi al cuore e all'anima".

TOUR

Si è esibito presso prestigiosi teatri e istituzioni musicali in Europa, America, Israele, Russia, Cina, India, Giappone, Australia: Carnegie Hall (Zankel Hall, Weill Recital Hall), Palazzo delle Nazioni Unite (ONU) New York, Mozarteum di Salisburgo, St. Martin in the Fields, Sotheby's Concerts a Londra, Gessler Hall Vancouver, Gewandhaus Mendelssohn Saal Lipsia, Konzerthaus Berlino,Schloss Glienick Postdam, Gasteig Kleiner Konzertsaal Monaco di Baviera, Stefaniensaales di Graz, Havellandischen Musikfestspiele Berlin, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Amici del Teatro alla Scala, Sala Verdi di Milano, Teatro Regio e Auditorium Paganini di Parma, Teatro G.Verdi di Busseto, Teatro Valli di Reggio Emilia, Teatro Comunale di Modena, Teatro Bibiena di Mantova, Sala Bianca Palazzo Pitti di Firenze, Valle di Roma (Serata UNICEF), Politecnico Torino, Teatro Monumental de Madrid, Teatro Municipal de Rio, Teatro Leal de Tenerife e in Giappone alla Salamanca Hall, Orange Hall, Kyoiku Bunka Hall, Suntory Hall, Matsuo Hall, Prefectural Hall Alti Kyoto.

CD & MEDIA

Ha venduto oltre un milione di cd, la rivista Musica ha scritto:
"Ferrarini ha un suono pieno e timbrato e la cantabilita' e' spiegata in un virtuosismo disteso";
American Record Guide ha definito il suo suono
"Formidabile e la tecnica notevole"
.


La sua discografia, che comprende oltre 300 titoli per: Philips, Fonit Cetra, Warner Fonit Cetra, Europa Musica, Frequenz, Stradivarius, CNI, Ozella Music, Aulia, Arte Sonora, Rai Trade, Koch, Limen, Mondo Musica, e' stata insignita di importanti riconoscimenti critici internazionali tra cui nove Golden Globe dell'American Records Guide. Inoltre una delle sue interpretazioni discografiche e' stata inserita nell'Enciclopedia Multimediale Encarta di Microsoft ed ad oggi è tra il flautista europeo piu' rappresentato da iTunes e Spotify. Sue esecuzioni sono state registrate da vari Enti RadioTelevisivi (anche in Mondovisione) come la ORF, ZDR, RSI, RAI, RADIO VATICANA, SDR, RTE, BBC, ALL India, LifeGate, LimenTvHD.

 

COLLABORAZIONI

Ha tenuto recital con: Magaloff, Demus, Cappello, Kuroda, Bolla, Giraud, Sollini, Levi Minzi, Wasser, Münch, Fujiki, Padova, Vetruccio, Bacchetti, Carunchio, Suzuki, Sandiford, Satukangas, Dingstad, Kogosowski, Gotoh, Nidi, Nocchiero, Issoglio, Tasini, Koopman, Farina, Fontana, Costantini, Schulz, Stinton, Fabbriciani, Guo Yue, Rastelli, Chailly, Mildonian, Albisetti, Battigelli, O'Brien, Kliegel, Askin, Tchijik, Biondi, Williams, Stone, Segre, Casadei, Zambelli, Huldt, Secco, Gasdia, Cappuccilli, Bruson, Terrani, Pastine, Dessi Boldyreva, Pertusi e con direttori come: Masur, Campori, Polidori, Colasanti, Guarino, Hochstasser, Houlihan, Zechner, Streicher, Tolcachair, Valeri, Piccone Stella, Pezzone, Sisillo. Ha collaborato in spettacoli teatrali con attori quali Merli, Lavia, Nero, Placido, Charbonnier. Ha collaborato con compositori come: Amighetti, Berio, Boulez, Berenguer, Baratello, Castaldi, Cage, Castiglioni, Corghi, Cesa, Cangemi, Chiari, Donatoni, Demus, Talmelli, Tosi, Nicolau, Münch, Margola, Manzoni, Mannucci, Moretti, Nidi, Grisoni, Sciarrino, Stockhausen, Samori', O'Leary, Landini, Petrassi, Podio, Pettenati, Biscarini, Viola.

EDIZIONI MUSICALI

All'attività concertistica ha affiancato un'approfondita ricerca musicologica, esplorando il repertorio della musica per flauto in tutti suoi aspetti, curando, in collaborazione con la Casa Musicale Mnemes - Alfieri e Ranieri Publishing, l'avvio di una collana editoriale intitolata Flutilitae. E' direttore editoriale della collana multimediale Musica Rara per MUP Universita' di Parma; dal 2009 e' responsabile della collana SlowFlute per le edizioni UT ORPHEUS di Bologna.

MASTER CORSI ACCADEMIE

Da oltre 38 anni Claudio Ferrarini è stato docente di flauto, e titolare del biennio per il Diploma Accademico di II livello in Flauto Solistico presso il Conservatorio "A. Boito" di Parma, dove ha diplomato oltre 120 allievi, tenedo master in varie Universita' ed Accademie Superiori di Musica in Europa, America del Nod e Sud e Giappone.
Ha ricoperto il ruolo di Assessore alla Cultura del Comune di Sala Baganza ed e' direttore artistico del Festival Internazionale Slowflute e fa parte della rete Donatori di Musica che sostiene il diritto all'ascolto della musica dal vivo da parte di persone che affrontano situazioni critiche.
E' stato invitato a tenere masterclass per accademie e universita' quali: Royal College of Music (London), Yamaha Ginza Centre (Tokyo), Pittsburgh Duquesne University (USA), UBC School of Music University in Vancouver ( Canada), Music Schule di Bruch (Austria), Universita' della Musica di Montevideo (Uruguay), Università di San Paolo (Brasile), Stip Yniversity of Bitola Macedonia, Accademia Musicale Umbra (Perugia), Corsi di Fivizzano e Sogliano al Rubicone, Canossa Master Classes, Master di Imola, Corsi Internazionali di Cervo (IM), Campus Internazionale Meridaunia European Union di Foggia e viene invitato in giurie di concorsi nazionali ed internazionali.

I FLAUTI

Suona su strumenti dalla prestigiosa tradizione di costruttori Hammig di flauti Bohm, le cui radici affondano in Germania dal 1780. Dal laboratorio di Friburgo fondato da Johannes Erhard Hammig nel 1952 e' nato:nel 1985 "l'Amade' Mozart" e nel 1992 "Bach" entrambi d'oro massiccio a Kt 14, questo strumento e l'ultimo costruito da Johannes prima della sua morte avvenuta 1993, entrambi realizzati per essere un pezzo artistico unico. Dal 1996 Bernhard Ludwig Hammig e' subentrato nel laboratorio di famiglia e nel 2004 ha costruito il primo flauto in platino "Paganini" per conferire alla tradizione la propria voce e il proprio carattere distintivo. Ferrarini e' il primo flautista al mondo che suona interamente tutta la produzione delle opere di Paganini, trasportando sul suo strumento effetti particolarmente moderni, ed descrittivi del repertorio virsrtuositico.

LA STORIA

Flautista dal percorso articolato ed eterogeneo è considerato uno dei flautisti più originali dopo l'era post-Gazzelloni di tutto il panorama italiano. In oltre quarant'anni di carriera ha spaziato nei più diversi generi musicali, dagli esordi rock progressivo, classico, jazz, avanguardie, new age, popular music, crossover fino alle introspezioni colte della maturità.
Nasce a Parma nel il 25 luglio del 1954 e i suoi genitori italiani lo trasportano ancora in fasce a 40 giorni di vita in un lungo viaggio a Zurigo in Svizzera, sono emigranti in cerca di lavoro e all’epoca per loro non era certamente facile la vita da emigranti Italiani in Svizzera.

[...] « L'unica cosa positiva - è considerare - Zurigo il luogo dove ho iniziato ad amare la musica e per questo mi piace affermare che sono nato a Zurigo ». [...]

Ferrarini cresce all'interno di un clima culturale incline alla musica, nella scuola elementare se ne pratica moltissima e lui segue in particolare le lezioni di canto, piano e blockflöte. A sei anni dopo una lunga malattia durata ben quattro anni contro la poliomielite - la quale gli ghermisce la gamba sinistra - e proprio a Zurigo oltre la malatti scopre l’Opera Lirica.
È la scuola che porta i giovani all’Opernhaus Zürich dove ascolta incantato per la prima volta “Il Flauto Magico” di W.A.Mozart. Sua Madre e suo Padre amanti dell’Opera e in ricordo della loro terra, la nostalgica Parma, lo iscrivono alle lezioni private di blockflöte e chitarra ma quando si imbatte nel LP dei concerti di Mozart per flauto traverso, abbandona il blockflöte per dedicarsi allo studio del flauto traverso. Molto tempo dopo il flautista Ferrarini dichiarerà:

[...] « Non sopportavo quel legno diritto: mi sembrava che il suono svanisse nella musica e nell’aria. Poi arrivarono i Jethro Tull e Ian Anderson e per fortuna le cose cambiarono…»[...]

Il percorso musicale del giovane Ferrarini, rientrato nella sua antica Parma è assai eterogeneo: tra i quindici e i sedici anni suona l'organetto, passando poi al sax contralto, con cui ha rapporti discontinui, e a diciotto anni inizia a studiare seriamente flauto traverso ed ad esibire i diversi complessi Rock, addirittura partecipa ad una serata con “Le Orme” in un paio di assoli, durante un loro concerto. Nello stesso periodo frequenta l’Istituto D’Arte Paolo Toschi, ed è tra i primi Disc jockey nel 1972 di Parma e in Italia, oltre a tenere una trasmissione Radiofonica per la Prima Radio Privata nata in Italia: “Radio Popolare” di Parma con una trasmissione dedicata alla musica dal nome Polimorfìa, dove si esibiva anche in diretta con il suo flato traverso. Negli anni settanta inizio le prime esperienze nei vari complessi rock, all'epoca assai in voga, che abbandonerà una volta entrato in Conservatorio a Parma. Durante l’esame di ammissione si esibisce nella famosa “Bourée” brano strumentale del 1969 dei Jethro Tull, presente nell'album Stand Up, arrangiamento di Ian Anderson della Suite per liuto n° 1 BWV 996 di J.S. Bach. Sicuramente uno dei pezzi più famosi per flauto all’epoca della sua ammissione nel 1972, « strana cosa per un esame al Conservatorio » - come ammette lui stesso - in una sua intervista racconta:

[...] « La commissione rimase di stucco e un illustre Maestro dell’Istituto mi disse che mi avrebbero preso ad una condizione: nonostante l’età - avevo 20 anni e i capelli troppo lunghi - e la mia ammissione dipendeva dalla condizione di accorciare la chioma. Il resto lo avrei appreso durante lo studio al Conservatorio di quale musica prendere in cosiderazione per il mio futuro...»
[...]

 

I SUOI MAESTRI

A Parma ha iniziato i suoi studi musicali " seri ", per poi proseguirli in tutta Europa vincendo borse di studio all'Accademia Chigiana di Siena e Hochschule di Vienna, tra i suoi maestri M.Moyse, C.Dagnino, S.Gazzelloni, A.Nicolet, G.Klemm, W.Schulz, K.Zöller, S.Vegh, N.Harnoncourt, G.Leonhardt, K.  Stockhausen, J.Cage,  F.Margola, F.Donatoni, O.Messiaen, P.Boulez, P.Castaldi.

 

 [...] « Nel 1977 avevo partecipato all’evento al Teatro Lirico di Milano, quella sera del 2 dicembre - insieme a due-tremila persone - e li conobbi il mio Maestro di Zen Musicale. La sua prima apparizione - per me dal vivo - fu su quel palco completamente spoglio; in un angolo un tavolino, una sedia, una lampada, un bicchiere d' acqua, mi faceva un infinita tenerezza. Dall’altra parte eravamo in tanti, troppi, ma lui era un gladiatore del silenzio, e iniziava il suo dialogo con l’anima aperta. Un piccolo applauso timido accoglie il Cage musicista, che siede al tavolino e inizia a snocciolare una serie di parole tradotte in fonemi, in puro suono, mentre la proiezione di alcune diapositive dei disegni originali di Thoreau accompagna la lettura. Tutto qui… Poi il mio Maestro di lettura della partitura Paolo Castaldi me lo presentò e mi fece anche da traduttore…Il concerto fu un disastro riuscito…Ma li la mia anima si aprì al mondo... Con quei due Maestri il dopo fu divinizzante; con Cage instaurai un rapporto di tenerezza, era una persona squisita dai modi gentili e geniali. Gli chiesi l’autorizzazione di portare in scena il Silenzio, e insieme per un paio di giorni allestimmo la sceneggiatura, attorno al nulla…e al Silenzio più profondo e celestiale. Così pochi mesi dopo nel 1978 al Teatro Due di Parma debuttò il Silenzio di Cage. Poi lo seguii anche nel Treno Musicale (Bologna) e li nacque la musica nel Torrente Parma: tra i ponti della città; progetto musicale realizzato con Mario Tommasini, altro Maestro di vita e dal cuore immenso e caro amico ...» [...]

PUNCTUM ex MACHINA

Dopo queste esperienze di registrazione ha intrapreso il suo cammino fondando una sua etichetta discografica: Arte Sonora Records. Con la quale ha iniziato a incidere la propria musica sviluppando un suono unico e una nuova identità artistica di produttore rivolta al mondo della musica liquida digitale. Nei primi anni del nuovo millennio abbiamo infatti assistito ad un vero e proprio processo di “smaterializzazione” del supporto musicale, che a poco a poco ha lasciato il posto al web nella trasmissione e diffusione dei prodotti musicali. La principale mission di Arte Sonora è di produrre musica per i sistemi digitali di diffusione della classica come: Spotify, Google Play, iTunes, Amazon music, Napster, Tidal, Deezer, YouTube music. Questo tipo di produzione evita di produrre il Cd materialmente, anche per motivi ecologici eludendo l’inquinamento per la produzione, e ampliando il mondo dell’ascolto in maniera più semplice e naturale distruggendo quelle barriere che spesso la musica classica crea tra gli ascoltatori. Attualmente ha oltre 86.888 ascolti mensili su Spotify. Per lo stesso motivo dal 2016 Claudio Ferrarini usa il tablet per i suoi concerti in tutto il mondo. Pur amando il fruscio degli antichi manoscritti (sui quali studia quotidianamente) Claudio Ferrarini ha abbandonato lo spartito tradizionale in favore di un più “ecologico” tablet: la tecnologia viene in aiuto e consente di non abbandonare mai il pentagramma ovvero gestualità e concentrazione sono totalmente dedicate alla musica. A tal fine ha svolto scrupolose ricerche filologiche, animate da quello spirito critico e da quella curiositas che da sempre accompagnano la sua attività d’interprete. Le note restano, ma cambia il modo di leggerle: non piu' fogli di musica ma un tablet che scorre le pagine in memoria. Per fortuna nessuna macchina potrà mai suonare il flauto, ma in questo caso la tecnologia viene in aiuto, voltando pagina quando è il momento (grazie ad un pedale) e registrando/modificando sulla parte tutte le annotazioni dell'esecutore. È la scelta di Claudio Ferrarini per tutti i futuri concerti e tournèe: l'uso del tablet consente di non abbandonare mai lo strumento, ritrovando cosi' una gestualità ed una concentrazione totalmente dedicata alla musica, ed anche ecologicamente una scelta che rispetta la natura salvando alberi destinati alla produzione della carta.

Oltre alla musica in ogni suo genere, Claudio Ferrarini e' un fervente Taoista e applica la filosofia Zen e Buddista, VegAnic e frugivaro, animalista convinto, da anni e sostenitore della Liberazione Animalista.
Tra i suoi progetti futuri sta scrivendo ben due romanzi: uno sulla vita di Federico II il Grande di Prussia dal titolo: Il Re giullare. E l'atro sulla storia di una famiglia ebraica di liutai durante la Seconda guerra Mondiale fino ai giorni odierni dal titolo: La Musica di Dio.

[...] « L’acrobata è una mia antica fissazione, un mio leggero incubo che riguarda la consapevolezza del mestiere come il mio il quale dimostra che l’escutere spesso si trova difronte a spericolate situazioni, oggi li performer non conta quasi più nulla, la sua figura è superflua, la sua esistenza fragile ed sostituibile. Per questo ho inizaiato a scivere questi romanzi perché gran parte dei pensieri, dei fatti e dei personaggi che lo compongono non avrebbero trovato spazio nelle mie esecuzioni. Nemmeno nella mia interminabile produzione discografiche . Non tutto può essere eseguito al ritmo della musica. Bisogna chiudere gli occhi, immaginare, prendersi nel tempo e provare a raccontare e parlare alla propria anima. E riuscire a raccontare scrivendo e non suonando è tanto, forse è il meglio di tutto ». [...]

Come impegno civile si batte per l'abolizione delle barriere architettoniche presenti in Italia a favore dei disabili ed è tra i donatori di Musica. Tra i suoi Hobby, oltre la scrittura la poesia e naturalmente la pittura, è appassionato di auto e moto storiche, possiede una Moto BMW del 1971, e la nuova Fiat 124 Spider Limited N.0617 anniversario del 50 anni (1996), con cui ha intenzione di fare tutte le piste autodromo d'Europa di F.1 a 90 Km/h - con la cappotta abbassata e il braccio appoggiato alla portiera, e l'imanccabile cappellino, lo stereo a tutto volume con l'ultimo Cd delle Sonate di Brahms per flauto e piano.

 

REVIEWS

Il suono e' formidabile e la tecnica e' notevole
AMERICAN RECORD GUIDE


Oltre a suonare con trasporto e scandito virtuosismo, aveva movenze di persona orante; trepidante fauno con voce sonante ci trasporta in una vera estasi al cuore e all'anima.

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